«Nuovo disegno della facciata del Duomo di Milano [...]»


Autore
Buzzi, Carlo Bassani, Cesare (incisore)Titolo
«Nuovo disegno della facciata del Duomo di Milano [...]»Datazione
XVII secolo; [1647]
Collocazione
ASCMi, Raccolta Bianconi, II, f. 44r
Dimensioni
1132x800 mmTecnica e Supporto
Stampa, acquaforte in quattro lastre, inchiostro nero; supporto cartaceo di media grammatura, filigrana non rilevabile, interamente controfondato.
Scala
In basso a destra, a stampa, di 30 braccia milanesi, corrispondenti a 80 palmi romani: formata da una linea orizzontale sulla quale sono disposti tratti verticali a distanze regolari, più fitti in corrispondenza della prima sottounità a destra, numerata 10, 20, 30.Iscrizioni
In alto a destra, a penna e inchiostro nero: «n° 44».
In basso, verso destra, tra pianta e prospetto, a stampa: «Nuovo disegno della facciata del Duomo di Milano, corrispondente al corpo del restante del Tempio / disegnato dall’Architetto Carlo Butio Milanese con mantenere in piedi la parte già fatta. Cesare Bassani F.[ecit]».
In basso, verso destra, in corrispondenza della scala, a stampa: «Scala de br[raza] 30 Milanesi che son Palmi 80 Romani».
In basso a sinistra, tra pianta e prospetto, a penna e inchiostro nero: «Ordinatane, la stampa (coll’unito rapporto, qui mancante) a spesa della Ven.[eranda] Fabbrica del Duomo il 21/agosto 1645 (V. Annali, de essa Fabbrica, vol. V, pag. 213, 1a col.) / La costruzione del modello in legno / 26 febbraio 1646 (ivi [vol. V, pag.] 214, 2a [col.]) / N.B. La stampa fu eseguita nel 1646, e poi in scala maggiore (che non è questa essendo in 6 fogli) comprendendo anche il fianco nel 1647 al 51 (V. 13 dicembre [1646] (ivi [vol. V, pag.], 217, 2a [col.]) / V. anche 1647, 24 e 31 gennaio, 21 febbraio, ivi, 218 a 221 / 14 marzo, 22 agosto / 1651, 23 marzo e 5 maggio ivi, 231 e 232 / Altro disegno 1653, 7 aprile, ivi, 242».
Sul verso, a matita: «CB[?]».
Sul verso, a matita: «RB II 44 recto».
Notizie
La stampa si trova all’interno del secondo tomo della Raccolta Bianconi, conservata oggi presso l’Archivio Storico Civico, composta in dieci volumi dall’architetto, collezionista e storico Carlo Bianconi tra il 1789 e il 1796 e contenente disegni di architettura e alcune incisioni di edifici milanesi tra il XIV e il XVIII secolo. La storia del foglio si accompagna quindi successivamente con quella della Raccolta, che dopo essere passata ai Litta e poi ai Vallardi, entra nel 1872 nelle raccolte civiche milanesi, quando il Comune la acquista da Antonio Vallardi. La stampa è inserita come unico pezzo al foglio 44r del tomo, ovvero l’ultimo foglio del volume, vuoto al verso. La stampa stessa reca invece al verso un’altra piccola stampa incollata, rappresentante una variante del medesimo progetto di Carlo Buzzi (ASCMi, Raccolta Bianconi, II, f. 44r-verso). Presso l’Archivio Storico Civico esiste una fotografia in bianco e nero, negativo A 4153.
Il foglio è molto consunto ed è stato controfondato e rattoppato in più parti, si notano molte macchie diffuse di inchiostro bruno, imbrunimenti e ingiallimenti della carta, altre macchie di sporco, molte grinze della carta e piegature, alcuni strappi, oltre ad alcune lacune dell’inciso, estese soprattutto alla parte inferiore del foglio.
Sul verso del foglio, sopra il controfondo, è incollata un’altra stampa di piccole dimensioni, nell’angolo in alto a sinistra, con il prospetto della facciata del Duomo, secondo una variante del progetto di Carlo Buzzi (dimensioni 190x144 mm, impronta integra 160x122 mm, stampa, acquaforte, inchiostro nero). La piccola stampa presenta le seguenti iscrizioni, utili per la sua identificazione: in basso al centro, a stampa, «Disegno della Facciata del Duomo di Milano»; in basso al centro, a penna e inchiostro nero, «Il Duomo di Milano ossia l’Ottava meraviglia del Mondo / Almanacco per l’anno 1793». Quest’ultima iscrizione parrebbe indicare la provenienza della stampa stessa dal volume Il Duomo di Milano, ossia l’Ottava meraviglia del Mondo, almanacco per l’anno 1793, Milano, 1792 (si veda oltre).
La stampa al recto costituisce uno degli esemplari della seconda proposta di Carlo Buzzi per la facciata del Duomo, un altro esemplare della quale è conservato presso l’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo (AVFDMi, Archivio Disegni, 10), insieme ad altre stampe derivate dai progetti di Carlo Buzzi: si conserva, infatti, una stampa recante il fianco meridionale del Duomo (AVFDMi, Archivio Disegni, s.n. (cassetto A1) e un’altra stampa con la pianta e il prospetto della facciata di assai minori dimensioni (AVFDMi, Archivio Disegni, 13). Esiste poi una copia presumibilmente ottocentesca del disegno di Carlo Buzzi (AVFDMi Archivio Disegni, 223), oggi perduto, ma del quale si conserva una fotografia presso la Fototeca Vecchia del Duomo (Repishti, 2002). Altri due esemplari, con differenze nella disposizione dei fogli, si conservano presso la Civica Raccolta Stampe Achille Bertarelli di Milano (CRSMi, PV FS 2-18 e PV FS 2-19).
L’incisione è realizzata ad acquaforte da Cesare Bassani, la cui indicazione di paternità compare nell’inciso, in quattro rami differenti su quattro fogli distinti, poi incollati insieme rifilando le impronte dei rami. L’impronta è interamente smarginata, tanto che questo foglio è più piccolo rispetto all’esemplare noto della Veneranda Fabbrica del Duomo, che la conserva parzialmente (AVFDMi, Archivio Disegni, 10). L’esemplare della Raccolta Bianconi, inoltre, differisce da quello della Fabbrica per un particolare legato alle iscrizioni: l’esemplare della Fabbrica, infatti, reca alcune iscrizioni in controparte nel lato sinistro della composizione, tanto che era stato possibile ipotizzare un procedimento di realizzazione particolare. All’incisore doveva essere stato consegnato un disegno della sola metà destra della facciata, che egli può aver copiato nel medesimo verso sulla lastra e che, se la nostra ipotesi è corretta, dovrebbe quindi corrispondere al lato sinistro, ovvero quello che appare stampato con le iscrizioni in controparte; successivamente egli potrebbe aver utilizzato la stampa stessa per copiare fedelmente su nuove lastre l’altro lato della facciata, che quindi una volta stampato, è poi risultato diritto. Questo procedimento spiegherebbe il motivo per cui sono presenti le iscrizioni in controparte, che non avendo motivo di esistere, sarebbero state ragionevolmente espunte se l’incisore avesse realizzato prima il lato destro. Quest’ipotesi potrebbe essere confermata dalla presenza presso l’Archivio della Fabbrica di una copia di un perduto disegno di Carlo Buzzi, che rappresenta il lato destro della facciata, anche se non è possibile si tratti precisamente di quello consegnato all’incisore, essendo privo del campanile e recando alcune varianti nella forma delle aperture laterali, la proposta di un unico finestrone centrale sopra la porta maggiore, e varianti nelle decorazioni minute. Anche se questo disegno mostra quindi un progetto successivo, databile al marzo del 1653, potrebbe rivelare la consuetudine di Buzzi alavorare sulla metà destra della facciata. Queste osservazioni sono complicate dal fatto che nell’esemplare della Bianconi non compaiono le iscrizioni in controparte sul lato sinistro della stampa, anche se la stampa sembra per motivi dimensionali e i particolari formali, tirata dalle medesime lastre di quella della Fabbrica. È possibile, in via del tutto ipotetica, che si sia deciso a un certo punto, per ovviare all’evidente incongruità della presenza di iscrizioni in controparte, ad abraderle dalla lastra sinistra inferiore stessa, in modo che non comparisse più negli esemplari successivi.
Si noti che nel campo lasciato libero dalle iscrizioni, una mano almeno della fine del XIX secolo, poiché cita il volume V degli Annali della Fabbrica del Duomo, edito nel 1885, ha segnalato con grande puntualità i documenti connessi ai progetti di Carlo Buzzi per la facciata, tuttavia ha identificato questa stampa con la prima proposta incisa da Federico Agnelli, datandola al 1646 (in realtà di dimensioni più piccole di questa; AVFDMi, Archivio Disegni, 13).
Note critiche
La stampa è stata pubblicata da Giuseppe Morazzoni nel 1919 (Morazzoni 1919, tav. VI, fig. 11) e poi studiata da Francesco Repishti nell’ambito della mostra dedicata ai progetti per la facciata del Duomo di Milano, tenutasi presso il Museo del Duomo di Milano nel 2002 (Repishti 2002, p. 42, riproduzione p. 43) per quanto concerne tuttavia l’esemplare della Fabbrica (in Repishti, Schofield, 2003 è riprodotto l’esemplare della Bianconi). Si noti anche il fatto, particolarmente singolare, che nella fotografia edita in Morazzoni, 1919, la cui didascalia si riferisce all’esemplare della Bianconi, non compare però la lunga iscrizione manoscritta di cui si è appena accennato, che parrebbe quindi aggiunta successivamente, a meno che non sia stata coperta al momento dello scatto.
La stampa illustra un progetto di Carlo Buzzi per l’intera facciata, elaborato dopo il 17 agosto 1645, quando la Fabbrica aveva richiesto nuovi disegni per i due campanili. Carlo Buzzi presenta invece un progetto complessivo del quale il Capitolo affida al rettore Ottavio Arconati il compito di fare realizzare alcune incisioni, dapprima solo del progetto di Buzzi, e poi, nel gennaio del 1646, anche dei progetti di Pellegrino Tibaldi e Francesco Maria Richino. Del progetto di Carlo Buzzi vengono realizzate due incisioni, quasi coeve, la prima di Federico Agnelli in dimensioni minori, è conclusa nel gennaio 1647 e accompagnata da una relazione: questa, con alcune varianti, come la forma della gran guglia e gli elementi di raccordo tra i campanili e il corpo dell’edificio, di poco precedente, è testimoniata dalla stampa in AVFDMi, Archivio Disegni, 13, ma ne viene realizzata una ulteriore versione, con le iscrizioni disposte in modo differente, inserita nel volume Per la facciata del Duomo (Romussi, 1906, p. 22; Repishti, 2002; Repishti, Schofield, 2003, p. 166, fig. 101); inoltre, ne esiste una versione sempre a stampa, di dimensioni ancora inferiori, inserita nel volume Il Duomo di Milano, ossia l’ottava meraviglia del mondo, almanacco per l’anno 1793, Milano 1792, corrispondente a quella incollata al verso di questo foglio, come precedentemente accennato; si tratta del resto della medesima che Carlo Bianconi aveva inserito nella sua Nuova Guida di Milano per gli amanti delle Belle Arti, Milano, 1787, tra le pagine 14 e 15: non sembra indifferente, a questo proposito, che sia il testo di Bianconi, che l’Almanacco per l’anno 1793 siano stampati presso la tipografia Sirtori). L’esemplare al f. 44r della Raccolta Bianconi corrisponde, invece, alla seconda proposta di Buzzi, in dimensioni maggiori, per la quale è presentato un disegno dallo stesso Carlo Buzzi nell’agosto del 1647 e ne è affidata l’incisione a Cesare Bassani.
Il progetto di Buzzi è particolarmente rilevante all’interno dei dibattiti per il completamento della facciata del Duomo e diviene, per tutto il secolo successivo, anche un punto di riferimento quasi imprescindibile, soprattutto perché dopo circa cinquant’anni Buzzi formula una proposta per una facciata “alla gotica”, pur mantenendo le parti della facciata “alla romana” già realizzate secondo il progetto di Pellegrino Tibaldi. Buzzi stesso infatti dichiara che i principi che hanno guidato il suo progetto sono quelli della conformità alla Fabbrica originaria e il rispetto dell’eseguito, creando un’opera di «architettura mista di romana e di gotica» (Repishti, 2002, p. 42). Il progetto di Buzzi tiene in particolare conto del raddoppio dei contrafforti a lato del portale principale, formulandoli però “alla gotica” e che saranno in parte realizzati, di fatto creando un ulteriore motivo di discussione per tutta la progettazione del secolo successivo. Seguiranno a questa altre proposte di Buzzi, con alcune varianti, testimoniate da altri elaborati databili al 1651 (AVFDMi, Archivio Disegni, s.n., cassetto A1) e al 1653 (di quest’ultimo AVFDMi, Archivio Disegni, 223, copia presumibilmente ottocentesca).
Bibliografia
G. Morazzoni, Il Duomo. Saggio iconografico, Milano, 1919, tav. VI, fig. 11
P. Mezzanotte, G.C. Bascapè, Milano nell’arte e nella storia, a cura di P. Mezzanotte, Milano – Roma, 1968, tavola fuori testo non numerata tra p. XXXVIII e XXXIX
I. Balestreri, I disegni del Duomo di Milano nella Raccolta Bianconi, “Il disegno di architettura”, 7, 1993, p. 33
La Raccolta Bianconi. Disegni per Milano dal Manierismo al Barocco, a cura di I. Balestreri, Milano, 1995, p. 26
F. Repishti, R. Schofield, I dibattiti per la facciata del Duomo di Milano 1582-1682. Architettura e controriforma, Milano, 2003, pp. 93-94; p. 169, fig. 104